Il web a favore di Excalibur, il cane di Teresa, l’infermiera contagiata dall’Ebola a Madrid dopo aver curato un missionario che era tornato infettato dalla Sierra Leone: a lanciare l’appello è il marito Javier, ricoverato assieme alla moglie, che è stato informato da un funzionario della sanità di Madrid della necessità di abbattere l’animale in via precauzionale.
#SalviamoExcalibur: un hashtag e centinaia di tenere foto per salvare il cane. Non solo, su Change.org è stata lanciata una petizione per non farlo abbattere: “Non è giusto che oltre ad essere stata infettata da Ebola a causa della mancanza di mezzi e di organizzazione, l’infermiera perdesse anche il suo cane per un capriccio, quando è molto più facile isolarlo o metterlo in quarantena come hanno fatto con il marito della vittima – si legge nella descrizione della petizione – Se questa ragazza muore, il cane di suo marito, compagno di una vita, sarebbe un importante sostegno emotivo. Per questa coppia non è ‘solo’ un cane, è uno di famiglia”.
Ad appoggiare l’appello di Javier e Teresa è Pacma, il partito animalista iberico, che evidenzia come nessuno studio scientifico abbia mai dimostrato la trasmissione dell’Ebola tra l’uomo e i cani e viceversa.