Annamaria Furlan è il nuovo segretario generale della Cisl. A indicare il nome della sindacalista è stato il leader dimissionario Raffaele Bonanni. Il consiglio nazionale, dopo aver approvato le dimissioni – “irrevocabili” – di Bonanni l’ha eletta con 194 voti su 200 votanti. Quattro le schede bianche, due le nulle. Praticamente un plebiscito.
“Le divisioni sindacali e, in particolare, con la Cgil mi hanno molto pesato – ha affermato Bonanni. – So che le realtà devono mettersi d’accordo e qui ogni volta casca il mulo. Non si riesce a farlo. Questo è un rammarico che ho. Le donne sono molto attente, volitive e anche molto identitarie. L’intelligenza riuscirà a coniugarle”.
“La Cisl incalzerà il governo sulla delega per la riforma del Lavoro (oggi in discussione al Senato, con voto di fiducia, n.d.r.). Su questa svolta bruciante si dovrà innestare una politica industriale, dando un ruolo decisivo alla contrattazione di secondo livello”, ha detto la Furlan, nel suo intervento dopo l’elezione, porgendo la mano alla Cgil di Susanna Camusso, appunto.
Cinquantasei anni, genovese, Furlan ha iniziato la sua attività sindacale nel 1980 come delegata del Silulap, la categoria Cisl dei lavoratori postali di cui poi è divenuta segretaria provinciale e regionale. Successivamente Furlan ha guidato la Cisl di Genova e la Cisl regionale della Liguria. Dal 2002 è segretario confederale della Cisl dove si occupa del settore terziario e servizi, che comprende commercio, turismo, banche, assicurazioni, telecomunicazioni, spettacolo, editoria, trasporti, poste, authority, politiche agroalimentari ed energetiche.