Il cadavere di una donna di 56 anni, Maria Vommero, è stato trovato, fatto a pezzi, nel cofano di un’auto, a Fiumefreddo Bruzio, nel Cosentino. La notizia ha subito un’evolversi continuo nelle ultime ore.
Nel primo momento si è parlato di un caso di omicidio-suicidio, perché sono state rivenute copiose tracce ematiche di un uomo. Poi si è scoperto che si è trattato solo di un omicidio e gli investigatori si sono subito mossi per rintracciare il killer.
In un primo momento si è pensato che si trattasse del marito, ma in seguito si è scoperto che la donna era vedova e che conviveva con un altro uomo, Franco Garritano, di 56 anni, operaio edile, il quale adesso risulta irreperibile e sarà compito dei carabinieri quale sia stato il suo ruolo nella vicenda.
Il corpo della vittima è stato trovato all’interno di un’auto vicina ad un casolare ad alcuni chilometri di distanza dall’abitazione della donna.
Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un omicidio scaturito da motivi passionali. Alcuni testimoni hanno riferito di diverse liti, anche violente, in pubblico tra la vittima e la compagno, anche lui divorziato e padre di due figli.
Secondo una prima ricostruzione fatta dai militari, l’omicidio, che risalirebbe a domenica scorsa, è avvenuto a casa di Garritano, che avrebbe colpito la donna alla testa con un corpo contundente. Nell’abitazione, infatti, malgrado fosse stata ripulita, sono state trovate alcune piccole macchie di sangue.
L’uomo ha tenuto il cadavere di Maria Vommero in casa per tutta la notte di domenica e soltanto lunedì mattina lo ha preso, lo ha legato, lo ha infilato in un sacco per la spazzatura e lo ha caricato nell’auto della donna, nascondendolo nel portabagagli. Garritano si sarebbe poi allontanato a piedi, facendo perdere le sue tracce. L’allarme ai carabinieri è stato dato dai figli del presunto omicida, allarmati per alcune “stranezze” da parte del padre.