I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di otto soggetti ai quali sono state applicate le misure della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari. Gli arrestati sono gravemente indiziati di aver messo a segno due rapine avvenute, all’interno di un esercizio commerciale di Capodrise, nel dicembre 2013 e a gennaio.
I destinatari delle misure cautelari sono Mauro Arignano, Riccardo Cerchia, Vincenzo Cerchia, Orazio Covato, Antonio D’Angelo, Alessio De Rosa, Raffaele Lionelli, Tommaso Russo.
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Nel corso delle indagini, sono stati accertati anche alcuni episodi di estorsione messi a segno da parte arrestati con il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno”: i proprietari di alcune auto, dopo averne subito il furto, si erano visti costretti a consegnare alcune centinaia di euro per ottenere la restituzione della loro autovettura.
I rapinatori erano riusciti, nelle due distinte occasioni a prelevare la somma contante di circa 30.000 euro e un furgone carico di merce, poi recuperato dopo un inseguimento. In quest’ultima occasione, i rapinatori, nel corso della fuga, avevano imboccato una strada in contromano e avevano finito per causare così un incidente stradale, in cui era rimasta ferita una giovane donna.
Le indagini tradizionali, affiancate da attività di intercettazione telefonica, hanno consentito di individuare in due dipendenti dell’esercizio commerciale i basisti dell’organizzazione. Essi si erano occupati, nella prima rapina, di fornire informazioni ai complici sulle modalità del trasporto dell’incasso e, nella seconda rapina, di fornire la chiave originale del furgone rapinato.