Le forze federali messicane (esercito e gendarmeria) hanno preso il controllo della città di Iguala, dove sono scomparsi 43 studenti, aggrediti da agenti municipali e narcotrafficanti. Lo ha annunciato la Commissione nazionale di sicurezza.
L’esercito ha già provveduto a disarmare la polizia locale, nel quadro di un dispiegamento di forze federali ordinato dal presidente Enrique Peña Nieto, finalizzato ad assumere il controllo della città e a consentire lo svolgimento dell’inchiesta che dovrà accertare se i corpi trovati in alcune fosse comuni lo scorso fine settimana siano quelli degli studenti scomparsi.
In tutto, sono stati arrestati 22 agenti municipali di Iguala, con l’accusa di lavorare per una banda di criminali organizzati, i “Guerreros unidos”, dopo gli spari del 26 settembre scorso contro un autobus di studenti, un episodio le cui ragioni restano oscure. Gli studenti erano giunti a Iguala per una manifestazione di protesta.