L’Italia in prima linea nella sperimentazione della moviola in campo. Protagonista della storica apertura è Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio, che ha inviato un messaggio chiarissimo ai vertici della Fifa: “La Figc è disponibile a sperimentare la moviola in campo”.
Un rimedio definitivo, una panacea per le polemiche, i veleni e i sospetti che da sempre hanno inquinato il mondo del pallone. A far tornare d’attualità il tema, ovviamente, il vortice mediatico che si è sviluppato attorno a Juventus-Roma e alla sua discussa conduzione arbitrale.
Il primo passo verso la sperimentazione della tecnologia in campo la si è avuta con la “goal line”, il sistema anti gol-fantasma introdotto questa estate nei Mondiali brasiliani. Tutto è andato per il verso giusto, un ottimo punto di partenza per un arrivo che vuole essere ancora più ambizioso.
Il modello sarà il “challenge” già operativo nel tennis: 2-3 possibilità a partita per squadra di richiedere la moviola. Il tutto dovrebbe arrivare in tempi brevi e potrà essere applicato a fuorigioco, rigori ed espulsioni.
Dopo il via libera dell’Ifab inizierà la fase di sperimentazione nei tornei giovanili. Ed è qui che entra in gioco l’Italia ed il presidente della Figc in primis. Il vertice del calcio italiano ha incontrato Blatter ribadendo come il calcio tricolore voglia essere in primo piano. Con buona pace dei poteri forti.