Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin torna a parlare dell’emergenza Ebola. Il virus “per come si sta sviluppando non è più soltanto una questione sanitaria ma umanitaria con aspetti geopolitici importanti”, ha affermato il ministro nella sua audizione alle commissioni riunite Affari esteri e Affari sociali della Camera.
Nell’Africa dell’ovest, ha sottolineato il ministro, “il problema è che si sta morendo perché non si è curati, perché si ha paura di essere contagiati”. “La situazione è estremamente grave” ed “è necessario un intervento rapido e coordinato nei paesi interessati per impedire che l’epidemia possa viaggiare. Sia le Nazioni Unite che l’Oms – ha concluso il ministro – stimano che l’epidemia arriverà a 20 mila casi entro la fine dell’anno”.
Per prevenire la diffusione di Ebola in Italia, il ministero della Salute ha rafforzato, tramite gli Usmaf, i controlli a bordo delle navi che arrivano nei nostri porti, così come i controlli negli aeroporti e i controlli sugli immigrati che sbarcano in Italia.
“Per quanto riguarda gli immigrati – ha precisato Lorenzin – se non è possibile effettuare i controlli a bordo delle navi, si fanno una volta a terra, prima che gli immigrati vengano trasferiti nei centri di prima accoglienza”.
E in merito all’infermiera infettata in Spagna dal virus la Commissione europea ha chiesto “chiarimenti” al paese iberico. In particolare Bruxelles intende individuare la falla nel sistema sanitario spagnolo, in seguito alla quale la donna ha potuto contrarre il virus in un ospedale della capitale, fuori dall’Africa. Ad annunciare la richiesta della Commissione Ue è stato il portavoce Frédéric Vincent.
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questa ministra non vale il posto che occupa