Papa Francesco ha aperto il Sinodo straordinario sulla famiglia.
Il Sinodo è un’assemblea dei rappresentanti dell’espiscopato cattolico, che ha il compito di aiutare con i suoi consigli il Papa nel governo della Chiesa. Ha carattere di organo consultivo, non deliberante, a meno che il Papa non conceda quella funzione e approvi le sue conclusioni. Lo scopo è quello di raccogliere proposte.
Papa Bergoglio ha deciso di affidare direttamente al Sinodo la stesura del documento finale e non riservarla a se stesso (come è sempre avvenuto finora).
Il diritto canonico prevede tre forme: l’assemblea generale ordinaria in cui un’ampia rappresentanza di vescovi da tutto il mondo si riunisce con cadenza periodica (attualmente ogni tre anni) per discutere questioni di interesse generale; assemblea generale straordinaria, una più stretta rappresentanza di vescovi da tutto il mondo si riunisce all’occorrenza per discutere questioni urgenti di interesse generale; l’assemblea speciale: un’ampia rappresentanza di vescovi appartenenti a una specifica area geografica si riunisce all’occorrenza per discutere questioni relative alla propria area.
Al Sinodo straordinario sulla famiglia partecipano, fino al 19 ottobre, 253 partecipanti provenienti dai cinque continenti – tra i quali 8 rappresentanti di altre Chiese e realtà ecclesiali, 16 esperti e 38 coppie di uditori.
È il terzo Sinodo straordinario nella storia. Paolo VI ne ha convocato uno nel 1969, sulle Conferenze Episcopali create negli anni precedenti, e Giovanni Paolo II nel 1985 per approfondire le conclusioni del Concilio Vaticano II.