C’è sangue italiano nelle vene di Jules Bianchi, il pilota della Marussia vittima di un tremendo incidente sul circuito di Suzuka. Nato venticinque anni fa a Nizza, Bianchi è il figlio di una famiglia fuggita da Milano agli inizi del ventennio fascista.
Come la maggior parte dei suoi colleghi, il pilota francese si cimentò prima con i kart per poi preseguire una rapida scalata verso la Formula 1. Dalla Formula Renault (F3 e Gp 2) al “terzo volante” della Force India. La svolta nel 201o con il passaggio alla Ferrari Driver Academy di Maranello dove ha modo di cimentarsi in alcuni test.
L’1 marzo 2013 viene ingaggiato dalla Marussia al posto di Luiz Razia. Nel Gran Premio di Monaco del 2014 arrivano i primi punti con il nuovo team grazie ad un ottavo posto.
Nella sua famiglia ci sono anche dei tristi precedenti legati al mondo dell’automobilismo. Jules, infatti, è il nipote di Lucien Bianchi, morto sul tracciato di Le Mans nel lontano 1969.