Tanta pioggia e poco spettacolo per il Gran Premio giapponese di Suzuka, quindicesimo appuntamento del Mondiale di Formula uno. Trionfa Hamilton che supera il compagno di squadra Rosberg dopo trenta giri. Alonso subito fuori, la Ferrari lo ha tradito ancora una volta.
Partenza drammatica sotto un diluvio che rende impraticabile il tracciato. La safety car entra in pista, l’idea è quella di ricorrere alla partenza lanciata. Dopo soli due giri le monoposto fanno rientro ai box, la visibilità è ridotta al minimo e l’acqua presente sull’asfalto è sempre più copiosa.
Si riparte dal terzo giro, nuovamente con la safety car in testa. Alonso si ferma subito, la sua Ferrari “muore” dopo poche curve e il pilota viene trasportato in moto direttamente ai box.
Per l’inizio della gara vera e propria bisogna attendere il decimo giro. La pioggia è diminuita e l’asfalto è sempre più asciutto, per i team è il momento di montare le gomme intermedie.
Hamilton è una furia, la sua Mercedes fa registrare subito il giro veloce. Il distacco dal compagno di scuderia Rosberg diminuisce progressivamente sino al 26esimo giro, il pilota inglese inizia l’assedio.
Trascorrono quattro giri e il sorpasso su Rosberg va a buon fine. La Mercedes di Hamilton vola e in poco tempo riesce a dare quattro secondi al pilota tedesco. Al quarantesimo giro un nuovo temporale si abbatte sul circuito giapponese, inevitabile l’ingresso della safety car.
Al 44esimo giro nuova bandiera rossa, Sutil esce di pista e Bianchi colpisce un trattore: la clinica mobile interviene tempestivamente, c’è apprensione. Si torna nella pit lane e dopo tre giri arriva la bandiera a scacchi. Vince Hamilton, secondo Rosberg, terzo il futuro ferrarista Vettel. A seguire: 4 Ricciardo; 5 Button; 6 Bottas; 7 Massa; 8 Hulkenberg; 9 Vergne; 10 Perez.