Il vaccino anti Ebola è italiano: l’Organizzazione mondiale della sanità ha chiesto 10 mila dosi del vaccino entro dicembre. Per il 2015 l’Oms sta trattando una fornitura di un milione di provette con la GlaxoSmithKline, che ha acquistato per 250 milioni di euro l’italiana Okairos, sviluppatrice del brevetto del vaccino.
Al momento il nome ufficiale della fornitura e il valore non sono stati diffusi ma quello che colpisce è la velocità con la quale si punta sul vaccino “italiano” per combattere il virus. Negli Stati Uniti la paura che il virus si diffonda è altissimo. L’Oms ha parlato di pandemia.
Intanto però arrivano buone notizie dalla Germania: il paziente contagiato dall’Ebola e ricoverato al Policlinico universitario di Amburgo è stato dichiarato guarita e dimesso dall’ospedale. L’uomo, un senegalese, aveva contratto la malattia in Sierra Leone dove si trovava per conto dell’Oms. Si tratta del primo paziente curato in una struttura tedesca.
Intanto dalla Liberia arrivano delle immagini sconvolgenti: alcuni paramedici stavano chiudendo in un sacco per cadaveri un uomo trovato per strada e apparentemente deceduto quando il malato ha mosso un braccio. Le immagini sono state girate da una troupe dell’Abc. Il giornalista incredulo davanti alla scena: “É vivo! Lo stavano chiudendo nel sacco ma è vivo!”.