Ancora una vittima del terrorismo islamico. A perdere la vita è Alan Henning, tassista britannico di 47 anni.
Originario di Manchester, Henning aveva una moglie e due figli. Da anni dedicava il suo tempo libero a raccogliere aiuti per i bambini siriani e spesso si recava in Medio Oriente, con una piccola organizzazione di volontariato chiamata “Aid 4 Syria”.
Secondo quanto riferisce il Daily Telegraph, Henning era al suo quarto viaggio in Siria quando il 26 dicembre del 2013 venne rapito da un gruppo di uomini mascherati nella città di Al Dana, vicino al confine con la Turchia. Un attivista siriano che aveva trascorso con lui una notte in prigionia, prima di riuscire a fuggire, ha raccontato che Henning era convinto che sarebbe stato liberato molto presto per via della sua attività di volontariato per una organizzazione musulmana.
A nulla è valso anche l’appello lanciato dalla moglie Barbara, che supplicava gli jihadisti dell’Isis di lasciare andare Alan, “un uomo pacifico, altruista, che ha lasciato la sua famiglia e il suo lavoro per portare un convoglio di aiuti umanitari”.