“Le famiglie felici sono essenziali per la Chiesa e per la società”: è il tweet di Papa Francesco alla vigilia del Sinodo straordinario dei Vescovi sulla famiglia, in cui verranno affrontati diversi temi “caldi”, tra cui quello dei divorziati risposati, le unioni tra persone dello stesso sesso, e la contraccezione.
Le famiglie felici sono essenziali per la Chiesa e per la società. #prayforsynod
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 3 Ottobre 2014
I 191 Padri sinodali, secondo quanto spiegato da padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, parteciperanno a una serie di briefing dal 5 al 19 ottobre: nella prima settimana verranno affrontati i temi in maniera generale, mentre l’intervento dei Padri avverrà soltanto nella seconda.
“La Chiesa terrà conto di tutte le problematiche e saprà chinarsi con misericordia come chiede il Papa – ha spiegato il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo straordinario – ma questo è un Sinodo per Vescovi. I laici partecipano ma non hanno diritto di voto”.
“La famiglia – ha proseguito – è una stabile istituzione. L’80% delle nozze lo sono. Naturalmente la famiglia negli anni ha avuto un’evoluzione e ci sono fenomeni di cui la Chiesa deve tenere conto, ma il matrimonio è quello tra un uomo e una donna e va avanti per tutta la vita. I problemi ci sono, dobbiamo affrontarli ma senza perdere di vista quale sia la famiglia”.
Al termine, il Sinodo dovrà votare un documento finale, che “sarà la base della seconda assemblea ordinaria che si svolgerà nel 2015”, ha spiegato ancora Baldisseri. “Le propositiones erano distinte su vari temi. Poi occorreva una mente che mettesse insieme le cose: noi vogliamo che invece di avere 70 proposte, il Sinodo ne faccia una che includa le 70″.
Il Papa “interverrà quando ritiene opportuno”: il Pontefice ha infatti deciso di non tirare le fila del dibattitto, ma di far approvare il documento finale direttamente al Sinodo.