Settanta opere per raccontare il genio di Amedeo Modigliani. Si apre nelle sale di Palazzo Blu, a Pisa, la mostra “Modigliani et ses amis”.
In esposizione fino al 15 febbraio una ricca selezione di opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi insieme a capolavori provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere (foto tratte da Facebook).
Il visitatore ripercorre le vicende artistiche e private di Modigliani dal periodo della sua formazione a Livorno fino al suo trasferimento a Parigi, nel 1906, nella costante e irrequieta ricerca del nuovo. È nella Parigi della cultura avanguardista, dei fauves, tra amici quali Marc Chagall, Max Jacob, Georges Braque, Jean Cocteau che Modigliani matura la sua poetica artistica, influenzato fortemente da Picasso, Toulouse-Lautrec e Cézanne. Insieme alle opere di Modì, sono presenti anche i grandi capolavori di artisti dell’epoca, suoi contemporanei e compagni di avventure a Montparnasse tra i quali Chaim Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall, Fernand Léger e tante figure popolari come Maurice Utrillo, Suzanne Valadon, André Derain o Raoul Dufy, Juan Gris e Gino Severini.
A completare il percorso espositivo, una significativa selezione di sculture di Modigliani e dei grandi scultori dell’epoca come il celebre Constantin Brancusi e ancora una serie di fotografie scattate da Brancusi stesso.
Il curatore della mostra è Jean Michel Bouhours, tra i massimi esperti di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou.
L’esposizione è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19; il sabato e la domenica dalle 10 alle 20. (La biglietteria chiude un’ora prima). Il costo del biglietto è di dieci euro (con audioguida), il ridotto costa invece 8,50 ed è valido per visitatori fino a 25 anni, oltre i 65 anni e per i portatori di handicap. Per i convenzionati e i possessori della Tessera AmicoBluFriend, il prezzo scende a 7,50 euro. Ingresso gratuito per i giovani fino a 12 anni accompagnati da familiari, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, giornalisti iscritti all’albo, tesserati Icom.
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Trovo singolare che, nelle categorie per le quali sono previste riduzioni del costo del biglietto, non siano previsti i docenti della scuola pubblica. Neppure i titolari di Storia dell'arte. Un'ulteriore conferma di quanto questo paese (p volutamente minuscola) investa nella formazione, quando invece soldi a palate vengono spesi per inutili, costosi e ridondanti pseudo corsi di aggiornamento distanti anni luce dalla scuola e tenuti da pseudo esperti (spesso presidi in pensione) a loro volta distanti anni luce dall'insegnamento. Corsi utili soltanto a chi li tiene e a chi li organizza. La vera formazione è invece l'informazione aggiornata: mostre, espisizioni, musei, siti archeologici, teatro, concerti... non sempre fruibili quanto necessario per via degli onerosi costi del biglietto che implicano delle scelte.