Centro massaggi a luci rosse, con prezzi scontati per i meno abbienti, chiuso a Riccione dai carabinieri a conclusione dell’operazione “Tai Chi”. Struttura sotto sequestro e arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione la titolare, una cinese di 35 anni che gestiva il locale di viale Veneto, offrendo ai clienti massaggi col “lieto fine”.
Per le le indagini, veniva applicato un tariffario modulato sulle possibilità economiche: ai ricchi il “lieto fine” costava 60 euro, ai meno facoltosi 20 euro. Il centro massaggi, aperto nel luglio del 2013, aveva destato i primi sospetti per la pubblicità cartellonistica osé oltre al continuo via vai, ad ogni ora della notte, segnalato dai residenti in zona.
La perquisizione del centro ha permesso di sequestrare 2.500 euro in contanti, guadagnati in tre giorni di massaggi, oltre a una serie di liste con i nomi dei clienti e le relative prestazioni richieste. All’interno dei locali è stato scoperto un miniappartamento di due vani, alloggio della titolare. Per la sua realizzazione è scattata la segnalazione agli uffici tecnici del Comune di Riccione.