Si inasprisce ulteriormente il conflitto nella Procura di Milano tra il procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati e il procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Quest’ultimo è stato infatti esautorato dal ruolo di capo del pool anti corruzione proprio da Bruti Liberati, con una circolare emanata stamattina.
In particolare a Robledo viene revocata la delega dell’intero dipartimento e viene invece assegnato provvisoriamente al pool Esecuzione delle pene. Inoltre la circolare del procuratore prevede che sarà lo stesso Bruti a trattenere la delega in via provvisoria su tutte le inchieste di corruzione.
Da oggi, Bruti è il coordinatore non solo dei fascicoli su Expo (come già aveva disposto in estate) ma anche di tutte le indagini su qualunque reato contro la Pubblica amministrazione. Il procuratore aggiunto Nunzia Gatto passa a capo del pool Ambiente e salute al posto del collega Nicola Cerrato. Robledo quindi viene temporaneamente messo da Bruti al posto della Gatto.
La ruggine tra Robledo e Bruti inizia dal marzo scorso, da quando cioè il procuratore aggiunto aveva denunciato al Csm il suo capo, per presunte irregolarità nella assegnazione e nella gestione dei fascicoli di Pubblica amministrazione, dal caso Sea-Gamberale fino all’inchiesta Ruby. Il Csm, nella sua vecchia veste, appena scaduta, non era riuscito a risolvere il problema.
Il nuovo Csm appena insediatosi dovrà ora esprimersi anche sulla correttezza o meno del provvedimento emanato oggi da Bruti Liberati.