In Gran Bretagna sono stati annullati 180 divorzi di cittadini italiani: l’accusa, come riporta il Financial Times, è di aver truffato il Regno Unito fingendo di essere residenti nel Paese. La truffa passava attraverso una casella postale utilizzata dalle coppie di italiani come falso indirizzo per ottenere divorzi veloci.
Il presidente del Tribunale britannico specializzato in diritto di famiglia, Sir James Munby, ha parlato di una “cospirazione per sovvertire il corso della giustizia su scala quasi industriale”.
A spingere gli italiani alla “truffa”, secondo il giudice, è stata la volontà di abbreviare i tempi per divorziare, che nella normativa italiana sono di tre anni dopo la separazione legale. I residenti in altri Paesi europei possono accedere al sistema giudiziario locale e seguire un iter molto più breve.
La polizia ha scoperto che la casella era stata affittata per il business dei ‘divorzi facili’. “Date le dimensioni della casella postale, è chiaro che nemmeno una persona, seppure magra, potesse risiedere lì”, ha dichiarato il giudice.