Matteo Renzi torna in tv dopo l’intervista con Fabio Fazio a Che tempo che fa, forte dell’esito del confronto sul tema del lavoro e dell’articolo 18 alla direzione del Pd. E intervistato per Ballarò attacca subito: “Negli anni in cui si creava precariato i sindacati non c’erano. Tornano in piazza ora? Bene! Che bello!”, dice ironico, in una anticipazione di Rainews24 “Io nel frattempo non mollo e continuo a cercare di cambiare un Paese che ha bisogno di avere forse un po’ meno discorsi astratti e un po’ più proposte concrete come stiamo facendo noi”.
Il presidente del Consiglio non le manda a dire a nessuno e parla anche di Massimo D’Alema: “Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo: tutte le volte che parla guadagno un punto nei sondaggi”, sostiene Renzi, che aggiunge: “Grande stima e rispetto per D’Alema – dice il premier – però per piacere evitiamo di continuare con le polemiche e con le assurdità. Con Berlusconi abbiamo fatto un patto per la legge elettorale e per la riforma della Costituzione perché le riforme si scrivono tutti insieme”.
Renzi bacchetta anche il suo partito: “Poi stiamo governando noi che, con tutti i nostri limiti, siamo un partito che sta cercando di cambiare l’Italia e di fare quelle cose che in 20 anni non sono state fatte”. Tra le cose che il premier vuole fare, c’è l’ipotesi del Tfr in busta paga. “Ne stiamo parlando, ne discuteremo nei prossimi giorni. Ma anziché tenere i soldi da parte alla fine del lavoro, te li do tutti i mesi. Significa che, per uno che guadagna 1.300 euro, un altro centinaio di euro al mese unito agli 80 euro inizia a fare una bella dote”.