È stata approvata dal Viminale la procedura per il riconoscimento e l’identificazione dei corpi senza identità tra le vittime dei naufragi di Lampedusa del 3 e dell’11 ottobre 2013.
Il commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Vittorio Piscitelli, il rettore dell’Università degli Studi di Milano, Gianluca Vago, e il capo dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Mario Morcone hanno siglato un protocollo d’intesa che stabilisce come avverrà il procedimento.
I presunti familiari delle vittime, contattati dal ‘Comitato 3 ottobre’ e dall’associazione Borderline-Europe-de, provengono in massima parte da Paesi del nord e centro Europa. Per questo, saranno accolti in una struttura protetta a partire dal 1° ottobre prossimo, dove svolgeranno colloqui alla presenza di medici legali dell’università degli Studi di Milano, con l’ausilio di operatori di polizia scientifica, di mediatori culturali e psicologi dell’associazione “Psicologi per i Popoli-Federazione”.
La procedura che sarà adottata prevede la visione da parte dei familiari del materiale rinvenuto sulle salme che sarà confrontato con eventuali dati acquisiti dai familiari stessi. Nel caso, poi, il confronto porti ad un ‘sospetto di identità’, saranno effettuati degli ulteriori riscontri attraverso metodi scientifici.