Il reggente del mandamento mafioso di Bagheria (Pa), Antonino Zarcone collabora con la giustizia. La notizia è emersa nel corso del processo Argo che si sta tenendo a Palermo in cui il mafioso è imputato.
Zarcone, già condannato a 12 anni di reclusione per mafia e estorsioni, è a conoscenza degli affari mafiosi di vari comuni come Villabate, Ficarazzi, Altavilla e Casteldaccia. Venne arrestato nel 2011 nell’ambito dell’operazione antimafia Pedro.
Il processo ”Argo” è arrivato alle battute finali. Oggi nell’aula bunker del carcere Pagliarelli avrebbero dovuto parlare gli avvocati di alcuni dei 26 imputati, ma Zarcone ha chiesto di fare dichiarazioni spontanee, durante le quali ha rivelato di aver iniziato a collaborare con la giustizia ieri. È stato anche depositato un verbale del 29 settembre in cui, come ha detto davanti al gup Wilma Mazzara, si accusa delle due estorsioni che gli vengono contestate. In questo processo Zarcone (per cui è stata chiesta la condanna a 14 anni) è imputato con Salvatore Lauricella, figlio del mafioso Antonino detto “Lo scintillone”, diventato ‘famoso’ prima di essere arrestato in questa operazione del Ros per la sua amicizia con l’ex capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli. Con il pentimento di Zarcone, si apre un altro grande squarcio nel clan di Bagheria dopo l’avvio della collaborazione di Sergio Flamia.