Giovanni Legnini, 55 anni, già sottosegretario all’Economia nel governo Renzi, è il nuovo vice presidente del Csm. “Ora subito al lavoro: il tempo che ha richiesto l’elezione dei nuovi membri del Csm va rapidamente recuperato” ha subito commentato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo che aveva lamentato lo stallo che le nomine avevano creato.
Teresa Bene, componente laico del nuovo Csm eletto in quota Pd, invece non possiede i requisiti per far parte dell’organo di autogoverno della magistratura e dunque è ineleggibile. Lo ha deciso il plenum del Csm all’unanimità alla luce degli approfondimenti eseguiti dalla Commissione verifica titoli di Palazzo dei marescialli.
Bene non ha raggiunto i 15 anni, richiesti dal regolamento, di esercizio effettivo della professione di avvocato ed è docente associato e non ordinario. Ora il Parlamento dovrà procedere con l’elezione di un nuovo membro laico, ma nel frattempo il nuovo Consiglio potrà lavorare anche in assenza di un consigliere.
Una decisione “errata sia nel merito che sul piano procedurale”, ha commentato Teresa Bene. “I miei diritti di partecipazione – ha detto Bene prima di lasciare l’aula Bachelet – sono stati palesemente violati”.