Terzo giorno di sit-in davanti alla sede del governo locale, e di braccio di ferro con la polizia ad Hong Kong. Lanci di lacrimogeni e uso di spray al pepe sono state le azioni intraprese dalle forze dell’ordine per disperdere i dimostranti che manifestano per un pieno regime democratico. Alcuni messaggi su Twitter parlano anche di “proiettili di gomma”, mentre altri sostengono che gli agenti hanno fatto uso dei manganelli.
Hong Kong’s #UmbrellaRevolution protests continue – latest updates http://t.co/JvnrSnN8oa pic.twitter.com/te8TvWup8r
— BBC News (World) (@BBCWorld) 29 Settembre 2014
La polizia di Hong Kong sta tentando di bloccare internet nella zona di Admiralty, dove sono concentrati i manifestanti pro-democrazia. Admiralty è il quartiere di Hong Kong nel quale si trovano gli uffici del governo locale e la sede del Legislative Council, il Parlamento del territorio. A scendere in piazza è stato un vero e proprio fiume di gente.
Il governo cinese, intanto, si è detto “fermamente contrario ai movimenti illegali” lanciati dagli studenti e dai gruppi democratici di Hong Kong. Lo ha affermato oggi un portavoce a Pechino in un comunicato. Si ribadisce anche il “pieno sostegno” di Pechino al governo del territorio, che dal 1997 è una Speciale Regione Amministrativa della Cina.
Hong Kong protesters defy Beijing with calls for democracy http://t.co/hQHZb8PGni pic.twitter.com/xOb72CkQLF
— Reuters India (@ReutersIndia) 29 Settembre 2014
Sabato, le forze dell’ordine hanno arrestato 78 persone, fra cui anche il leader studentesco Joshua Wong, di 17 anni, che è stato rilasciato dopo due giorni trascorsi in prigione.