Apple ha creato un iPhone a prova di Fbi: il nuovo smartphone di Cupertino sarebbe in grado di resistere alle incursione dei “legal hacker” al servizio dell’intelligence statunitense e della Nsa, l’agenzia al centro dello scandalo Datagate. La Apple ha creato un complesso sistema di algoritmi per rendere impenetrabile l’iPhone 6.
Secondo la Apple per forzare il codice dell’iPhone 6 ci vorrebbero “oltre cinque anni e mezzo”. A svelarlo è il New Yrk Times, che però specifica che in realtà la Apple non è al corrente delle tecnologie messe a punto dalla Nsa. Ma per l’Fbi questa non è l’unica cattiva notizia: sembrerebbe che anche la prossima versione di Android sarà dotata di analoghe soluzioni per la sicurezza.
“Quello che mi preoccupa di più è che alcune società consentono ai cittadini di rimanere all’ombra della legge”, sono state le parole freddissime del direttore dell’Fbi James Comey, che ha attaccato indirettamente Apple tirando in ballo la minaccia dell’Isis: “Verrà il giorno in cui i parenti del rapito mi guarderanno in lacrime dicendomi ‘come è possibile che non si possono decodificare i contenuti del telefono?’”.
Apple al momento non commenta e si gode l’esordio dell’iPhone 6 sul mercato. Se il governo avrà bisogno di mettere sotto sorveglianza un telefono di Cupertino, con una ordinanza di un giudice, sarà necessario bucare il codice di sicurezza se non verrà fornito spontaneamente dal proprietario.