La Sampdoria si aggiudica il 63esimo derby della Lanterna battendo il Genoa con un autogol di De Maio. A Marassi incontro vibrante, teso, a tratti divertente. I blucerchiati volano al terzo posto in classifica in coabitazione con l’Udinese (che ha una partita in meno) a più sei sul Genoa fermo a quota cinque punti.
Marassi trabocca di emozione e passione per una partita carica di storia e significati. Le coreografie abbracciano i giocatori al loro ingresso in campo, uno spettacolo da brividi che si rinnova ogni anno.
Già dalle prime battute si intuisce il leitmotiv della partita. La Sampdoria primeggia nel possesso palla cercando di bucare verticalmente con Okaka e Gabbiadini, spetta a Palombo trovare il suggerimento vincente. Ripartenze fulminee e gioco sugli esterni per il Genoa, vero marchio di fabbrica di Gasperini.
Tanti contrasti a metà campo, spesso al limite del regolamento. Regini si fa male all’11’ e Mihajlovic lo sostituisce con Mesbah che impiega qualche minuto di troppo prima di cominciare a carburare.
La prima vera occasione da rete arriva al 20′ con Pinilla che stacca di testa su cross di Perotti, uno dei migliori tra i rossoblu. Proseguono le randellate, ma l’arbitro mette mano al cartellino solamente per il fallo di Silvestre, sanzionato con il giallo.
Nel secondo tempo Damato cambia metro di giudizio e ammonisce in rapida successione Burdisso, Eder e Pinilla. Nessun cambio nelle due formazioni, i due tecnici vogliono riporoporre lo stesso tema tattico dei primi 45′.
Al 60′ Gasperini mette dentro Matri per Kucka, adesso i rossublu fanno paura in attacco. Le squadre giocano a fasi alterne. Si crea spesso densità a ridosso delle aree di rigore, ma di conclusioni verso la porta neanche l’ombra.
Per sbloccare la gara ci vuole un episodio. È quello che accade al 75′: Gabbiadini calcia una punizione dalla destra, De Maio sfiora di testa e beffa Perin facendo esplodere la Sud blucerchiata.
La tensione sale, il Genoa si fionda drammaticamente alla ricerca del pareggio. Pinilla ci va vicinissimo con un colpo di testa che Viviano riesce a neutralizzare con un grandissimo intervento.
Alla fine la Sampdoria si conquista il 34esimo derby della storia, un risultato dal peso specifico notevole in vista del prosieguo del campionato. Il Grifone non deve deprimersi, nell’arco dei 90′ non ha mai demeritato.
Questo il tabellino del match:
GENOA (4-3-3): Perin; Roncaglia, Burdisso (70’Bertolacci), De Maio, Antonelli; Edenilson, Sturaro, Rincon (81′ Iago); Kucka (60′ Matri), Pinilla, Perotti. All: Gasperini. SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini (11′ Mesbah); Palombo, Obiang, Soriano; Gabbiadini (85′ Sansone), Okaka, Eder. All: Mihajlovic. ARBITRO: Damato. MARCATORI: 75′ De Maio (autogol). AMMONITI: Silvestre, Eder, Obiang (S); Burdisso, Pinilla, Sturaro (G). ESPULSI: –