Le prime reazioni al gravissimo incidente della Raffineria Mediterranea di Milazzo, in provincia di Messina, non tardano ad arrivare. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha chiesto al Comando generale dei Carabinieri del Nas e agli uffici periferici del ministero ”una relazione dettagliata” relativa all’incendio nella raffineria di Milazzo. La relazione, rende noto il ministero in un comunicato riguarda ”quanto avvenuto”e ”gli eventuali rischi per la popolazione”.
Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha telefonato al prefetto di Messina Stefano Trotta per fare il punto della situazione sull’incendio che si è verificato nella notte nella Raffineria di Milazzo. L’incendio è sotto controllo e non è stata ravvisata la necessità di disporre un piano di evacuazione delle abitazioni limitrofe. Il ministro resta costantemente aggiornato, con particolare riferimento alla situazione ambientale.
Si è concluso intanto l’incontro al comune di Milazzo, convocato dal prefetto di Messina Stefano Trotta con tutti i sindaci dei comuni del comprensorio per fare il punto sull’incendio nella raffineria. Gli amministratori hanno contestato la mancanza di informazioni sull’accaduto e di comunicazione fra i vari comuni. Alcuni sindaci hanno informato il Prefetto che sol questa mattina sono venuti a conoscenza di che cosa era accaduto e, qualche altro sindaco, ha lamentato il fatto che l’Arpa, solo oggi alle 11.30 ha iniziato i rilievi sull’ambiente.
Il prefetto ha ringraziato i sindaci e le autorità militari per il gran lavoro svolto in piena sintonia annunciando un ulteriore incontro giovedì prossimo in Prefettura, per affrontare le criticità. Infine il comandante del porto, capitano di fregata Matteo Lo Presti, ha chiesto un tavolo tecnico urgente per essere autorizzato a far riprendere le operazioni di ormeggio ai pontili della raffineria. Dopo la fine dell’incontro, il prefetto assieme al sindaco di Milazzo Carmelo Pino e al comandante del porto, si sono recati all’interno dell’industria petrolifera per constatare cosa in effetti sia accaduto.
“L’incidente avvenuto questa notte alla raffineria di Milazzo è di una gravità inaudita. Sono stati immessi in atmosfera a seguito della combustione di idrocarburi, sostanze tossiche e altamente cancerogene per le persone come Ipa, Biossido di azoto, metalli pesanti, benzoapirene, diossine, pcb, benzene”. A dirlo in una nota il co-portavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: “Ritengo assolutamente censurabile e inaccettabile la dichiarazione di Federpetroli che afferma che nessun danno ambientale si è determinato. Parole scandalose”.
“Quello che chiedo – continua – è che sia verificato immediatamente se le prescrizioni ordinate relativamente alla manutenzione straordinaria degli impianti siano state fatte. Purtroppo in Italia la maggioranza dei comuni che ospita impianti ad alto rischio di incidente rilevante non hanno applicato la direttiva Seveso come previsto dal Dm 9 maggio 2001″.
“Da anni il co-portavoce dei Verdi di Messina Giuseppe Marano -conclude – denuncia i livelli di sicurezza della raffineria e come risposta alle sue denunce e impegno civico è stato denunciato dall’Eni con una richiesta di risarcimento danni di 400 mila euro. La federazione dei Verdi nazionali si associa alla richiesta dei Verdi di Messina-Milazzo di sequestro degli impianti. L’Unità di crisi è intervenuta ma il territorio della Valle del Mela non può vivere in una continua emergenza. Per questo chiedo che in relazione al danno subito si attivi la procedura del danno ambientale a carico della raffineria”.
“Il gravissimo incendio della raffineria di Milazzo, per metà azionista Eni e metà Kuwait, evidenzia ancora una volta come questo management del refining Eni stia distruggendo un’intera filiera industriale, mettendo oltretutto a repentaglio l’incolumità e la salute dei lavoratori e dei cittadini”, ha dichiarato il deputato Ncd Alessandro Pagano. “Credo che ormai – prosegue – il nuovo vertice non possa più far finta di niente. Si sono portate avanti strategie sbagliate e una pessima gestione. Occorre quindi cambiare subito, prima che i danni siano irrecuperabili. Un plauso al lavoro dei vigili del fuoco e a tutti gli operatori, impegnati nelle operazioni di spegnimento e a ridurre per quanto possibile le ripercussioni sul piano ambientale”, conclude Pagano.
“È il terzo incidente nell’arco di tre anni, non possiamo rimanere inerti ad assistere a queste tragedie che si consumano a danno di intere famiglie e, in questo caso, anche dell’ambiente. Servono più controlli e una maggiore attenzione per la tutela del territorio e per la salute pubblica. Il governo regionale deve, una volta per tutte, dare risposte concrete a tutti i siciliani”.
Lo ha detto il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, dopo avere appreso la notizia del vasto incendio sviluppatosi la scorsa notte nella raffineria di Milazzo.