Sorrisi, gioia e nuove amicizie, il tutto condito dalla passione per Apple: l’iPhone 6 è arrivato in Italia, anche se con qualche problema, che fortunatamente non ha arrestato la normale andatura delle vendite.
Migliaia di persone hanno passato la notte davanti ai negozi e gli Apple Store di tutta la nazione per aggiudicarsi i primi melafonini arrivati sul territorio italiano: c’è chi ha optato per la versione da 4,7 pollici, quella più piccola, chi ha scelto il modello da 5,5, il Plus, che risulta quasi introvabile a causa della scarsezza di unità prodotte (un Plus prodotto ogni sei iPhone 6), e c’è persino chi ha cambiato idea sul dispositivo da acquistare mentre faceva la fila.
L’unico fuoriprogramma si è verificato all’Apple Store di Porta di Roma, dove un gruppo di militanti di estrema destra del Blocco Studentesco ha lanciato farina e uova alle persone in fila, distribuendo volantini che recitavano: “Ieri trincea e baoinetta. Oggi un iPhone che ti aspetta”.
Un Day One molto criticato, seppur senza alcun motivo valido: primo fra tutto da parte del Codacons, che si era appellata agli italiani, chiedendo di non comprare l’ultimo melafonino a causa della decisione di Apple di commercializzare i due modelli in Italia a un prezzo più elevato rispetto a quello degli altri paesi europei.
Criticato anche per il bend-gate, prontamente smentito da Apple in quanto “inesistente”: alcuni utenti (9, secondo quanto specificato dal colosso di Cupertino) avevano lamentato il fatto che il loro iPhone Plus si fosse letteralmente piegato semplicemente tenendolo in tasca.
A dar credito a quest’affermazione è stato anche un filmato di test, in cui veniva mostrato come, dopo un certo sforzo, il dispositivo effettivamente si spiegasse, video “smentito” dagli stessi creatori, che il giorno seguente, vista la viralità ottenuta dal filmato, ne hanno creato un altro, mostrando come l’iPhone effettivamente il problema non si presentasse.
Anche Apple è corsa ai ripari, prima con un’intervista rilasciata alla CNBC, in cui ha spiegato che l’azienda ha venduto 10 milioni di dispositivi in 3 giorni, e che sono soltanto 9 i casi segnalati di piegatura. Il colosso di Cupertino ha comunque fatto sapere che qualora l’iPhone dovesse piegarsi (accidentalmente), potrà essere sostituito in un Apple Store.
Poi, la stessa emittente ha intervistato Dan Riccio, capo dell’ingegneria hardware di Apple, che ha effettuato alcuni test in laboratorio volti proprio a mostrare l’inesistenza del bend-gate, simulando tutte le occasioni in cui l’iPhone può essere sottoposto a pressione.
L’hype è tanto, e tale rimarrà per molti mesi: i dispositivi Apple sono perfetti per gli utenti medi, grazie alla loro semplicità d’uso e reattività. In molti puntano il dito contro le “carenze” hardware dei due nuovi device, senza rendersi effettivamente conto che l’ecosistema in cui iPhone gira è stato creato ad-hoc, non necessita di esose caratteristiche, e permette un’ottima reattività per almeno tre software upgrade (vedi il caso dell’iPhone 4S e iOS 8).
In conclusione, si, conviene acquistarlo: i dispositivi Apple si sono sempre distinti per le ottime performance e anche in questo caso nessuno dei due modelli ha deluso le aspettative. Come detto prima, sono rivolti a un’utenza media: chi “smanetta” sa già che dovrà optare per altro a causa del sistema chiuso imposto – volutamente – da Apple, nonostante le numerosissime migliorie apportare con iOS 8. D’altronde, ci sarà un motivo se ben 10 milioni di persone ne hanno acquistato uno al lancio.