Prostituzione minorile e atti sessuali con minorenni: sono le pesantissime accuse mosse a un allenatore di calcio giovanile arrestato dalla Squadra mobile di Roma.
L’indagine – condotta dalla IV Sezione della Mobile, specializzata in reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili, coordinata dalla Procura di Rom – è iniziata il 21 febbraio scorso. A fare scattare l’allarme è stata la segnalazione di un tentativo di approccio sessuale messo in atto all’interno dello spogliatoio.
Gli agenti hanno così iniziato a seguire il mister – A.A. le sue iniziali – ed è emerso che aveva una particolare predilezione verso i ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni, circuiti con atteggiamenti benevoli e vantaggi economici. Mirati servizi di appostamento e pedinamento hanno, infine, consentito di arrestare in flagranza di reato l’allenatore.
L’uomo aveva avuto simili atteggiamenti anche in passato. La tecnica messa in atto dall’indagato era sempre la stessa: approfittare del suo ruolo, instaurando con la giovane vittima un rapporto premuroso, confidenziale e molto generoso, finalizzato ad abbassare progressivamente le difese del minore fino a coinvolgerlo in attività sessuali. I ragazzini venivano attirati anche con somme di denaro, ricariche telefoniche e regali di ogni sorta.