I ministeri dell’Ambiente e della Salute, sulla scia di altri Paesi dell’UE, hanno vietato l’uso dell’agrofarmaco etossichina, che viene usata per la conservazione per lungo periodo di frutta, perché potrebbe presentare rischi per la salute: “La decisione di alcuni Stati membri come la Spagna – si legge in una nota congiunta dei due ministeri – che escludendo caratteristiche di tossicità ha ammesso l’uso del formulato per il trattamento della frutta, crea un problema di concorrenza sleale per le imprese del ‘Made in Italy’ e soprattutto un pregiudizio per la salute”.
“Sulla base di un’ampia e documentata istruttoria e tenendo conto in particolare delle determinazioni formulate dall’Istituto Superiore di Sanità, – si legge ancora – si esclude di poter consentire il ricorso all’uso eccezionale della molecola etossichina”.
L’etossichina era stata ufficialmente vietata in Europa il 3 marzo 2011, ma se ne può trovare ancora traccia nella frutta di provenienza extra-UE: la molecola è stata utilizzata sino ad oggi grazie a continue moratorie, ma il Governo italiano ha adesso optato per il totale divieto.
“Vista la prioritaria necessità di garantire il massimo livello di sicurezza i due dicasteri hanno ritenuto inammissibile concedere anche in via temporanea alcuna possibilità di uso in deroga”. Secondo il governo, dunque, esiste un rischio di pregiudizio per la salute che “diventa necessario rimuovere attraverso l’immediata definizione di un percorso comune tra tutti gli Stati membri”.