Chi depista le indagini andrà in galera. Sì dell’Aula della Camera all’introduzione nel codice penale del reato di depistaggio e inquinamento processuale. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 351 sì, 50 no e 26 astenuti, passa al Senato. Hanno votato contro Ncd e Forza Italia. Ora il testo dovrà passare al Senato.
Ora si rischia il carcere fino a 4 anni. L’inasprimento di pena (da sei a dodici anni) scatta anche qualora tale reato riguardi processi per stragi e terrorismo, mafia e associazioni segrete, traffico di armi e materiale nucleare, chimico o biologico, o altri gravi delitti come la tratta di persone e il sequestro a scopo estorsivo. Se a depistare è un pubblico ufficiale la pena aumenta da un terzo alla metà.
Se la condanna supera i 3 anni si applica l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Una riduzione di pena (da metà a due terzi) premierà chi si adopera a ripristinare lo stato della scena del reato e delle prove o a evitare conseguenze ulteriori oppure aiuta i magistrati a individuare i colpevoli del depistaggio.Il depistaggio aggravato comporta il raddoppio dei termini di prescrizione.