Maria Elena Boschi ha provocato le furie di molti animalisti e della deputata Vittoria Brambilla in seguito alla sua affermazione circa la scarsa reperibilità di carne equina a Roma: l’episodio risale allo scorso venerdì, quando il ministro si è recato alla Festa dell’Unità di Zagarolo, dove gli è stato offerto il “tordo matto”.
“Peccato che a Roma si fa fatica a trovare carne di cavallo”. La frase ha scatenato numerose polemiche, prima fra tutti l’Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa): “Ha perso un’occasione per tacere, tanta insensibilità la dice lunga sulla sconnessione tra chi ci governa e i cittadini così infelicemente amministrati”.
Secondo Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa, il ministro “non ha mostrato nessun rispetto per chi vorrebbe vedere la fine della macellazione dei cavalli, considerandoli per quello che sono, e cioè animali da compagnia”.
Ad appoggiare la polemica dell’ente c’è anche la deputata animalista di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, che ricorda la sua proposta relativa agli equini, affinché diventino “animali d’affezione”, che comporterebbe “il divieto di macellazione, di importazione ed esportazione a fini alimentari, il divieto di vendita e consumo della carne, oltre che di utilizzazione di questi animali in spettacoli o manifestazioni pericolose o degradanti, una garanzia di controllo attraverso una nuova anagrafe equina”.