Ogni volta che facciamo un sogno, oppure quando sentiamo l’esigenza di distenderci su un lettino inevitabilmente la mente si dirige verso la figura di Sigmund Freud, neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi, morto a Londra il 23 settembre del 1939.
Freud è senza dubbio uno degli studiosi più menzionati del ‘900. Canzoni, libri, film, serie tv e persino cartoni animati hanno parlato dell’autore dell’Interpretazione dei sogni, parlandone bene, prendendolo in giro e schernendolo affettuosamente.
Cominciamo dalla musica. Alcuni cantanti italiani lo hanno citato nei loro testi come ad esempio Samuele Bersani in Spaccacuore canta “So chi sono io anche se non ho letto Freud. So come sono fatto io ma non riesco a sciogliermi”; Roberto Vecchioni in Voglio una donna dice “Voglio una donna, mi basta che non legga Freud”; mentre Povia in Luca era gay usa la strofa “C’era chi mi diceva è naturale io studiavo Freud non la pensava uguale”.
Il regista che più ha “usato” Freud è sicuramente Woody Allen, il quale probabilmente avrebbe giovato da una chiacchierata con lo psicoanalista nel suo studio. Paolo Genovese ha invece intitolato un suo film uscito nelle sale a gennaio 2014 Tutta colpa di Freud; mentre A Dangerous Method è un film biografico del 2011 diretto da David Cronenberg.
Ma Freud è stato anche menzionato da I Simpson: nell’episodio Piccolo grande amore Bart e la fidanzata guardano un film horror e uno degli assassini con la motosega è uno psicoanalista con le fattezze di Freud; nell’episodio Chi con fede agisce, con fede guarisce durante la gag del divano Homer è sdraiato e si lamenta dicendo “Oh, dottore sono pazzo” e vicino a lui c’è Freud su una sedia che prende appunti.
Tanti i libri che hanno citato, criticato, adorato, analizzato, sviscerato, Freud. Tanti i saggi, gli interventi, gli scritti, i racconti. Pure troppi. Su Freud di Elvio Fachinelli e Freud. La letteratura e altro di Mario Lavagetto sono solo due esempi degli ultimi anni. Freud è anche uno dei protagonisti del romanzo di Irvin D. Yalom, Le lacrime di Nietzsche, in cui il padre della psicoanalisi ha il difficile compito di curare il filosofo del nichilismo.
Ma su Freud ci sarebbe troppo da dire e troppa strada da fare. Allo studioso è stato intitolato anche il cratere Freud sulla Luna. Serve altro?
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