Il direttore d’orchestra Riccardo Muti rinuncia alle due opere Aida e Nozze di Figaro e dà l’addio al Teatro dell’Opera di Roma. Il maestro lo annuncia in una lettera al Costanzi nella quale sottolinea: “Non ci sono le condizioni per poter garantire quella serenità per me necessaria al buon esito delle rappresentazioni”.
Inoltre, Muti scrive che “in questo momento intendo dedicarmi, in Italia, soprattutto ai giovani musicisti dell’Orchestra Cherubini da me fondata”. Muti sottolinea di aver preso la decisione “con grandissimo dispiacere, dopo lunghi e tormentati pensieri” e ricorda a Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, i “tanti reciproci sfoghi sull’argomento, la tristezza e la delusione di fronte a molti episodi vissuti”. Concludendo che “è stato comunque costruttivo cercare insieme di lavorare per il meglio!!”.
Il Presidente e Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino e il Sovrintendente Carlo Fuortes, anche a nome del Consiglio di Amministrazione, ringraziano il maestro Muti per lo straordinario e insostituibile contributo artistico dato negli ultimi sei anni al Teatro che, grazie a lui, ha raggiunto i vertici della produzione lirica mondiale. “Da parte nostra – scrivono – prosegue l’impegno per il risanamento economico e gestionale di una delle massime istituzioni culturali del Paese che abbiamo trovato in uno stato di disastro economico, con un disavanzo di circa 12 milioni di euro prodotto da una dissennata gestione amministrativa. Una situazione che abbiamo corretto in un solo anno, riportando in attivo i bilanci dell’Ente. Un intervento che ci consente ora di lavorare per il rilancio e il rinnovamento del Teatro”.