“Il governo ha in mente Margaret Thatcher”, era stata l’accusa mossa dal segretario della Cgil Susanna Camusso. La replica del presidente del Consiglio arriva addirittura in video poche ore dopo. Una risposta a muso duro contro i sindacati: “A quei sindacati che ci contestano chiedo: dove eravate in questi anni quando si è prodotta la più grande ingiustizia che ha l’Italia, l’ingiustizia tra chi il lavoro ce l’ha e chi non ce l’ha, tra chi ce l’ha a tempo indeterminato e chi è precario, e soprattutto fra chi non può pensare a costruirsi un progetto di vita?”.
Noi non pensiamo a Margaret Thatcher, noi stiamo pensando a quelli a cui non ha mai pensato nessuno https://t.co/8ISZp7Xv8x
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 19 Settembre 2014
Il premier è gelido: “Oggi la Cgil ha deciso di andare all’attacco del governo. Noi non siamo preoccupati della Thatcher, ma pensiamo a quelli a cui non ha pensato nessuno in questi anni, a quelli condannati a un precariato di cui il sindacato non si è occupato”.
Sabato mattina è arrivata la replica della Cgil su Twitter: “Basta insulti, parliamone”.
Basta insulti al sindacato: guardiamoci negli occhi e discutiamone #fattinonideologia
— CGIL Nazionale (@cgilnazionale) 20 Settembre 2014
E poi in un altro tweet il sindacato aggiunge: “Da sempre ci battiamo per estendere diritti e tutele, Renzi vuole fare lo stesso?”
Da sempre ci battiamo per estendere diritti e tutele. Renzi vuole fare lo stesso? #fattinonideologia
— CGIL Nazionale (@cgilnazionale) 20 Settembre 2014