Secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, dopo l’allerta su possibili atti terroristici contro il Papa o il Vaticano, sarebbe stato rafforzato il sistema di sicurezza in piazza San Pietro.
Già nell’udienza generale di mercoledì lo schieramento al completo dell’ispettorato di polizia vaticano è stato rafforzato con pattuglie della digos e della squadra mobile. Le disposizioni sono state raddoppiate in previsioni dell’Angelus domenicale, considerando l’enorme flusso di fedeli in piazza.
Non sarà limitato l’accesso a quanti vorranno assistere alla celebrazione del Pontefice ma i controlli sono stati potenziati, anche se non sono state arrivate segnalazioni particolari su un possibile attacco.
Intanto quaranta persone di origine curda, residenti tra la Lombardia, la Toscana e il Lazio, risultano indagate per terrorismo internazionale in un’inchiesta, da poco chiusa, della Procura di Milano. Da quanto si è saputo, i curdi sono accusati di aver raccolto fondi per finanziare azioni violente del Pkk in Turchia, il ‘partito dei lavoratori del Kurdistan’, il cui leader è Abdullah Ocalan.