Nella serata della Champions League in cui si sono sfidati Roma e Cska Mosca, lo stadio Olimpico è stato teatro di numerosi scontri tra le tifoserie: un’ora prima del fischio di inizio, nei pressi di ponte Duca D’Aosta, un supporter russo è stato accoltellato all’addome e al torace.
L’uomo, trasportato al policlinico Gemelli in codice rosso, non rischierebbe la vita, ma si stanno effettuando ulteriori accertamenti, e la prognosi resta riservata. Nella notte, un altro tifoso straniero è stato trasportato nello stesso ospedale, riportando un grave trauma cranico, probabilmente causato da un bottigliata.
All’interno dell’Olimpico, i tifosi russi hanno cominciato a lanciare fumogeni verso il settore dei supporter giallorossi quando la Roma ha segnato il gol del 5 a 0: negli scontri sono stati coinvolti anche gli steward, ed è stato reso necessario l’intervento della polizia in assetto antisommossa. Al termine della serata, sono stati effettuati tre arresti e comminati quattro daspo, di cui tre internazionali.
Il giudice, dopo aver convalidato la misura restrittiva, ha accolto la richiesta di scarcerazione per il tifoso romano arrestato, mentre devono ancora essere giudicati dal tribunale gli altri due supporter russi.
“Servono misure straordinarie e urgenti, in primis il decreto stadi già in esame della Camera – ha commentato Laura Coccia, deputata Pd in commissione cultura – Il Pd ha presentato un emendamento al decreto sul contrasto alla violenza negli stadi, che istituisce un contributo economico delle squadre di calcio per il pagamento degli straordinari delle forze dell’ordine impegnati dentro e fuori gli stadi. È un importante responsabilizzazione delle società sportive”.