“Il M5S questi non li vota. O ci sono candidati all’altezza delle Istituzioni, o il M5S non si sporcherà le mani. Se poi i nomi fanno parte del Patto del Nazareno, la rogna se la grattino Renzie (insieme ai parlamentari che gli hanno voltato le spalle) e Berlusconi (che in Forza Italia conta ormai come il due di picche a briscola) ed eventualmente Napolitano. Noi in questa combine non c’entriamo”. Così, dal suo blog, Beppe Grillo interviene sulle votazioni alla Camera per la nomina di due membri della Corte Costituzionale.
Il leader del Movimento Cinque Stelle si ricollega all’appello lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per uscire dalla paralisi. Parole condivise stamani dal premier Matteo Renzi.
>LE TENSIONI TRA GRILLO E PIZZAROTTI
“Il Capo dello Stato – scrive Grillo – si pone alcuni ‘gravi interrogativi’ che evidentemente non si era posto in passato sullo stravolgimento del Senato e sul patto sulle riforme costituzionali fatto con un pregiudicato a porte chiuse. Ma, come è giusto che sia, ognuno si pone gli interrogativi che vuole e li pesa alla bisogna. È evidente che i candidati Bruno e Violante questo Parlamento che pur essendo stato votato da una legge incostituzionale (nessun grave interrogativo su questo punto, Presidente?) non li vuole votare. Se il Parlamento è ancora sovrano e non una foglia di fico presidenziale, bisogna, caro Presidente, che lei semplicemente ne prenda atto. In particolare, per il M5S ‘l’importante questione del Csm su cui lei desidera richiamare l’attenzione’ che, fuor di burocratese in sostanza vuol dire ‘o mangiate questa minestra o saltate dalla finestra’, in cui la minestra (rancida) sono Bruno e Violante, non vuol dire nulla”.