Ferdinando Sciabbarrà è un pensionato, ex dirigente della Camera di commercio, e proprietario della Scala dei Turchi: l’incantevole scogliera di marna bianca che accoglie migliaia di bagnanti ogni estate non è demanio del comune di Realmonte, in provincia di Agrigento.
A scoprire che la Scala dei Turchi è di un privato, sono stati i tecnici comunali del paese, che stavano lavorando sulle planimetrie per trovare un modo di tutelare l’area dal deterioramento e sono incappati nel nome di Sciabbarrà.
Realmonte insieme a Legambiente prova a trasformare la Scala dei Turchi in una zona protetta ma fruibile. Ma poiché il Comune non è il proprietario della scogliera, i tempi adesso si allungano. La famiglia Sciabarrà è proprietaria della Scala da generazioni e in fondo chiunque ne ha sempre potuto usufruire.
Il problema è che le condizioni della scogliera non sono delle migliori. Anni di abusivismo senza freni – basti ricordarsi dell’ecomostro abbattuto solo un anno fa – ma anche di incuria dei turisti, che continuano a staccare pezzi di scogliera per sbriciolarla nell’acqua e usarla come “cura di bellezza”.
Adesso Comune e privato dovranno trovare un accordo per far sì che l’area venga messa in sicurezza e che smetta di deteriorarsi. Dopo l’incontro col sindaco di Realmonte Pietro Puccio il proprietario della meravigliosa zona naturale non si è espresso. Sciarrabbà potrebbe chiedere un canone annuale al Comune e quest’ultimo potrebbe cominciare le pratiche di esproprio visto l’alto interesse dell’area. Qualcosa insomma si dovrà fare. Perché non è concepibile perdere uno dei posti più belli dell’Italia per cavilli e pelle splendente.