Muhammad Daniel, meglio conosciuto col precedente nome di Mark John Taylor, ha vissuto tre mesi ad Aleppo e adesso è un “jihadista pentito”. L’uomo ha detto di voler tornare perché pensa che la popolazione civile abbia bisogno più di aiuti umanitari che di jihad.
Entrando nel paese aveva bruciato il suo passaporto e adesso ne ha chiesto uno nuovo ma il governo della Nuova Zelanda non ha né confermato né smentito un loro possibile coinvolgimento nella risoluzione vicenda.
Daniel viveva a Sydney, dove aveva conosciuto il connazionale Daryl Jones che si è poi unito ad al-Qaida ed è stato ucciso nell’attacco di un drone Usa in Yemen. Partito per la Siria, aveva comunicato con il quotidiano “The Australian”, a cui aveva detto di essersi anche unito ad Al-Qaida e aveva diffuso su Facebook foto di sé stesso armato di mitragliatrice. Sempre su Facebook, ora ha tentato di prendere le distanze dai gruppi terroristici, definendosi “un avventuriero che vive in Siria”. “Non ho legami con alcun gruppo. Sono indipendente e vivo sotto le buone cure dei miei fratelli musulmani”, scrive.
Un portavoce dei servizi segreti neozelandesi non ha voluto dire se il governo abbia ricevuto da Daniel la richiesta di un nuovo passaporto o se vi sono stati contatti. Ha tuttavia aggiunto che chiunque abbia combattuto in Siria “è motivo di preoccupazione se ritorna in Occidente”.