C’è un nuovo indagato nell’inchiesta sull’Expo 2015 della Procura di Milano. Si tratta di Antonio Acerbo, commissario delegato per il progetto ‘Vie d’acqua’, che dovrà rispondere dei reati di corruzione e turbativa d’asta.
Acerbo, 65 anni, è commissario delegato di Expo per le opere infrastrutturali (oltre che responsabile unico per il procedimento di Padiglione Italia) e l’inchiesta, come si legge sempre nella nota, è relativa al progetto ”Via delle acque” per l’Esposizione Universale. I magistrati hanno ordinato ”l’esibizione degli atti e dei documenti” relativi al progetto in questione ”presso Expo Spa e Metropolitana Milanese Spa”. La Guardia di finanza di Milano, questa mattina, ha effettuato perquisizioni nei luoghi “in disponibilità dell’indagato”.
L’indagine è una tranche dell’inchiesta che lo scorso maggio ha portato agli arresti, tra gli altri, di Gianstefano Frigerio, Luigi Grillo e Primo Greganti. Inchiesta relativa ad una serie di irregolarità negli appalti di Expo, Sogim e della sanità lombarda e che avrebbe accertato la presenza della cosiddetta “cupola degli appalti”.