Pd e Fi hanno siglato un nuovo accordo per il Csm, ritirata la candidatura di Luigi Vitali il nuovo nome che verrà scritto oggi sulle schede elettorali del Parlamento in seduta comune è quello di Pierantonio Zanettin, senatore di Fi, gradito anche alla Lega, i cui voti potrebbero sbloccare l’impasse. Confermati poi per la Consulta Luciano Violante e Donato Bruno.
E mentre è in corso nell’Aula di Montecitorio la votazione del Parlamento in seduta comune per eleggere due giudici costituzionali e due membri laici del Consiglio superiore della magistratura, le indicazioni dei dei leader di Pd e Forza Italia, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, potrebbe servire per sbloccare la situazione in Parlamento. Situazione che oggi ha costretto a intervenire anche il presidente della Repubblica Napolitano, preoccupato dallo stallo in cui si trovano le Camere.
E se nemmeno oggi – quello per la Consulta è il dodicesimo scrutinio, il nono per il Csm – si dovesse riuscire a raggiungere il quorum (3/5 dei componenti dell’Assemblea per la Consulta, 3/5 dei votanti per Palazzo dei Marescialli), i due protagonisti del Patto del Nazareno tireranno certamente fuori qualche altro asso nella manica. È previsto, infatti, tra Renzi e Berlusconi un faccia a faccia a palazzo Chigi che servirà per fare il punto su diversi temi: dalle riforme alle votazioni, appunto, per la scelta dei candidati di Consulta e Csm.
Intanto il Movimento 5 Stelle ha annunciato che voterà scheda bianca al prossimo scrutinio per l’elezione dei due giudici costituzionali, rinunciando quindi ai suoi candidati. Ma chiede agli altri partiti di cambiare i nomi di Donato Bruno e Luciano Violante e di trovare candidati “super partes” sui quali possa eventualmente esserci anche una loro convergenza. Ad annunciarlo sono stati gli stessi 5 stelle nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.