Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia potranno accedere ancora, e fino al 2020, agli aiuti dell’Unione europea. La Commissione europea, infatti, ha approvato la carta presentata dall’Italia che definisce le zone ammissibili agli aiuti di Stato a finalità regionale.
In pratica le cinque regioni italiane continueranno a essere ammissibili ai sistemi di aiuti a favore delle aree dove il tenore di vita risulti “anormalmente basso” oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione. Con un comunicato, Bruxelles spiega di aver concluso che la carta presentata dall’Italia risulta conforme agli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, adottati nel giugno 2013.
Gli orientamenti stabiliscono le condizioni alle quali gli Stati membri possono concedere aiuti di Stato alle imprese a fini di sviluppo regionale e mirano a favorire la crescita e la coesione nel mercato unico. “La nuova carta degli aiuti a finalità regionale dell’Italia promuove la politica di coesione dell’Ue, contribuendo all’obiettivo di erogare aiuti di Stato più mirati ed efficaci”, ha commentato Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione e responsabile per la Concorrenza.
“La carta consentirà alle autorità italiane di utilizzare misure di aiuto ben concepite per promuovere gli investimenti e rilanciare la crescita economica nelle zone meno sviluppate nel periodo 2014-2020″, ha concluso.