Il Tribunale dei minori di Palermo ha assolto A. G., 17 anni, accusato di aver ucciso con 40 coltellate l’imprenditore Massimo Pandolfo nella notte tra il 25 e il 26 aprile 2013: il ragazzo aveva dapprima confessato l’omicidio, scaturito da una lite legata forse a un rapporto sessuale a pagamento, per poi ritrattare e sostenere di non essere coinvolto.
Mentre il 17enne scontava un anno e quattro mesi nel carcere minorile, sono state arrestate altre tre persone, Giuseppe Managò, Giuseppe Pollicino e Marco Sanfratello, che hanno sempre negato qualsiasi partecipazione del ragazzo nell’omicidio, ammettendo di aver ucciso Pandolfo perché avrebbe costretto Pollicino a prostituirsi e ad avere rapporti sessuali.
I pm avevano chiesto 18 anni e sei di mesi condanna per il ragazzo, ma il collegio ha optato per l’assoluzione “per non aver commesso il fatto”.
Nel corso dell’inchiesta andò in carcere anche padre Aldo Nuvola, ex parroco di Regina Pacis: il 17enne, dopo aver commesso l’omicidio, avrebbe immediatamente chiamato il prete, il quale, dopo una serie di intercettazioni, si è scoperto aver fatto diversi regali a minorenni in cambio di rapporti sessuali.