“Se gli sforzi adeguati ed immediati verranno intensificati”, la fame nel mondo potrebbe essere dimezzata entro il 2015: è quanto evidenziato nel Rapporto Sofi 2014 presentato dalla Fao, con il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) e il Programma Alimentare Mondiale (Pam), in cui viene inoltre spiegato che “ad oggi, 63 Paesi in via di sviluppo hanno raggiunto l’obiettivo di dimezzare la percentuale di persone denutrite, e altri sei sono sulla buona strada”.
“A livello globale – si legge ancora – negli ultimi dieci anni il numero delle persone che soffrono la fame è in calo di 100 milioni di persone. Se il dato è in discesa, tuttavia sono ancora 805 milioni le persone cronicamente sottoalimentate, circa una persona su nove soffre la fame”.
Nella prefazione del Rapporto, Josè Graziano da Silva, direttore generale della Fao, Ertharin Cousin, direttore esecutivo del Pam, e Kanayo Nwanze, presidente di Ifad, hanno spiegato che “i dati del rapporto sono la prova provata che siamo in grado di vincere la guerra contro la fame, e dovrebbe ispirare i Paesi ad andare avanti, con l’assistenza della comunità internazionale, se necessario”.
Affinché si possa porre definitivamente fine alla fame nel continente africano entro il 2025, è dunque necessario “rinnovare l’impegno politico, per trasformarlo in azioni concrete”: “L’insicurezza alimentare e la malnutrizione sono problemi complessi che non possono essere risolti da un settore o dei soggetti interessati da soli, ma devono essere affrontati in modo coordinato”.