Il cadavere di una donna di 46 anni è stato ritrovato questa mattina a Davagna, sulle alture di Genova. Il corpo carbonizzato di Barbara Carbone si trovava nella casa di un vicino: ad avvisare le forze armate gli abitanti della zona, insospettiti dal fumo visto uscire dall’abitazione. I sospetti si sono subito concentrati sull’uomo, che veniva accudito dalla vittima.
La badante si sarebbe presentata nella casa del sospettato, un uomo di 53 anni con problemi psichici, verso le 22,30 di sabato sera, per assisterlo. La donna sarebbe uscita a cena con alcuni familiari e avrebbe poi deciso di andare a trovare l’uomo.
Quando i soccorsi sono arrivati nella villetta dell’omicidio questa mattina, avrebbero trovato il corpo della donna a terra, con ferite di armi da taglio e bruciature. La scena è stata descritta dai testimoni come “particolarmente cruenta”. L’arma del delitto al momento non è stata trovata.
Il proprietario della casa, Remo Carbone, è stato portato in caserma dai carabinieri, dopo essere stato rintracciato al bar di Bargagli. L’uomo nega qualsiasi responsabilità ma dopo un lungo interrogatorio è stato arrestato. Al momento è l’unico indiziato per il delitto.