Decapitato ostaggio scozzese, l’ira di Cameron | Il cordoglio di Renzi: “Serve risposta unitaria”

di Stefania Brusca

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Decapitato ostaggio scozzese, l’ira di Cameron | Il cordoglio di Renzi: “Serve risposta unitaria”

| domenica 14 Settembre 2014 - 12:54

Dopo la decapitazione del terzo ostaggio, stavolta scozzese, da parte dell’Isis il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso le proprie condoglianze al premier David Cameron, sostenendo che si rende necessaria una risposta unitaria.

“Contro la ferocia del terrore è determinante che sia unita la risposta della comunità internazionale, dell’Europa, impegnata in prima linea nella lotta contro questa odiosa, folle minaccia”, ha detto Renzi commentando il brutale assassinio del cooperante britannico.

Il terrorismo islamico per la terza volta in meno di un mese è tornato a diffondere un video dove ha mostrato una nuova decapitazione, quella dell’ostaggio britannico David Cawthorne Haines.

>GUARDA IL VIDEO DELLA DECAPITAZIONE DI HAINES

Nell’orribile filmato, definito autentico dagl inglesi, lungo due minuti e 27 secondi,  “Messaggio agli alleati dell’America”,  il boia – che sembra lo stesso degli americaniFoley e Sotloff – minaccia anche l’uccisione di un altro britannico, Alan Henning.

Nel video della decapitazione si fa esplicito riferimento alla scelta Cameron di schierarsi al fianco degli Usa contro Isis. il premier britannico ha subito replicato: “Si tratta di un omicidio ignobile, rivoltante”; garantendo: “Faremo tutto ciò che è in nostro potere per dare la caccia agli assassini”.

A Downing Street si è tenuto il meeting Cobra, il comitato interministeriale delle emergenze del governo, per analizzare la situazione e valutare un’eventuale risposta britannica.

“I jihadisti dell’Isis che hanno ucciso l’ostaggio David Haines non sono musulmani ma mostri”. Così il premier britannico  ha aperto la conferenza stampa. Poi ha aggiunto: “Sono disgustato all’idea che un britannico tra le file dell’Isis possa aver compiuto lo spregevole assassinio di Haines”. E ha assicurato che la Gran Bretagna è pronta a prendere “ogni misura necessaria” per aiutare a distruggere gli estremisti.

Subito è arrivato anche il sostegno del presidente Usa Barack Obama. Gli Stati Uniti, ha affermato, “sono a fianco dei nostri stretti amici e alleati nel lutto e nella determinazione” e collaboreranno “con il Regno Unito e una ampia coalizione di Nazioni per portare i responsabili di questo atto barbaro davanti alla giustizia e per indebolire e distruggere questa minaccia ai popoli dei nostri Paesi, della regione e del mondo”.

 

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