Un cittadino statunitense, detenuto in Corea del Nord da aprile, è stato condannato a sei anni in un campo di lavoro. Matthew Miller, 24 anni, avrebbe “commesso atti ostili” entrando in Corea “travestito da turista”. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di Stato Kcnq ed è stato confermata dal Wall Street Journal.
Miller, originario di Bakersfield in California, era stato arrestato ad aprile con l’accusa di avere chiesto asilo allo Stato comunista e di avere stracciato il visto. Insieme ad altri due cittadini americani, Miller aveva lanciato un appello al presidente Usa Barack Obama per avviare i negoziati con Pyongyang. Insieme agli altri due cittadini statunitensi, Miller è accusato di “crimini contro lo stato”.