Ennesima tragedia nel Mar Mediterraneo: un battello con almeno una trentina di migranti è naufragato stamani tra Malta e Creta. Le operazioni di soccorso hanno visto coinvolte unità militari italiane, maltesi ed elleniche, che hanno recuperato almeno tre cadaveri e numerosi superstiti, tra i quali una bimba di due anni in gravi condizioni.
Cinque persone, in particolare, si sono salvate grazie all’intervento di un Atr 42 della Guardia costiera di Catania, che ha lanciato fumogeni e una zattera di salvataggio che è stata raggiunta a nuoto da alcuni migranti. Le ricerche proseguono anche se, con il passare delle ore, le speranze di trovare altri superstiti diminuiscono.
Intanto, mentre nei porti siciliani e calabresi continuano ad arrivare navi con a bordo centinaia di persone salvate in mare nei giorni scorsi, la polemica politica di riaccende, con la Lega che vuole difendere i confini anche con le armi e attacca Mare Nostrum, mentre il premier Renzi e la presidente della Camera Boldrini difendono l’operazione.
Oggi è arrivata nel porto di Crotone anche la nave della Marina militare Euro con a bordo 956 migranti, tutti eritrei, soccorsi nei giorni scorsi a sud di Lampedusa mentre si trovavano a bordo di due barconi. Del gruppo fanno parte 122 bambini e 224 donne, alcune delle quali incinte. A Pozzallo, invece, sono arrivati la notte scorsa 386 migranti salvati dalla Guardia Costiera tra giovedì e venerdì scorsi, mentre a Porto Empedocle è giunta la nave Orione della Marina militare con a bordo altre 500 persone – tra le quali 49 donne e 59 minori – recuperati ieri nel Canale di Sicilia.
L’operazione Mare Nostrum, grazie alla quale l’Italia sta salvando migliaia di persone che dall’Africa e dal Medio Oriente si avventurano su fragili imbarcazioni verso l’Europa, è ancora una volta nel mirino della Lega: “Sono morti che pesano sulla coscienza dei soliti noti. Sono morti di Mare Nostrum”, tuona il segretario federale del Carroccio Matteo Salvini. E anche Maurizio Gasparri, di Forza Italia, punta il dito su quella che definisce “la Caporetto a spese nostre” e dice “basta sbarchi”.
Ma il presidente del Consiglio Matteo Renzi, da Bari, difende l’operazione: “Mare Nostrum non è un’impuntatura dell’Italia, ma l’idea che l’Europa abbia un cuore e un’anima, che l’Europa si preoccupi della vita delle persone, che non lasci morire una giovane mamma”. E anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, definisce “importantissima” Mare Nostrum e sottolinea che “salvare vite in mare è un imperativo etico, anche se poi servono altre azioni”.
Per il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a Lampedusa c’è una sorta di “Checkpoint Charlie”, un “passaggio a livello che separa sud e nord del mondo, un pezzo che agogna e desidera il benessere, la libertà e la democrazia e un pezzo del mondo che lo deve difendere”.