“Non ce la faccio a dormire la notte, mi sveglio di soprassalto e sento quelle urla. Mi manca il mio angelo”. A parlare, a “La Repubblica”, è Marika Russo, la ragazzina ferita il 22 agosto scorso a San Giovanni La Punta (CT) dal padre. L’uomo, Roberto Russo, ha accoltellato le figlie mentre dormivano. Laura, 12 anni, è morta mentre Marika, 14 anni, ha riportato gravi ferite ma è riuscita a salvarsi. A disarmare l’uomo, che ha poi tentato di togliersi la vita, è stato disarmato dai due figli maschi di 22 e 17 anni.
“Mi tornano ancora in mente le urla di Laura – racconta Marika -. Eravamo andate a letto serene e ci siamo addormentate abbracciate, come facevamo sempre. A un certo punto mi sono svegliata sentendola urlare e non ho avuto il tempo neanche di capire cosa stesse accadendo, che mio padre mi ha colpito con una coltellata. Io ho tentato di scappare per chiamare in aiuto i miei zii. Ho il rimorso di aver lasciato mia sorella sola nel letto per scappare e lei ora non c’è più”.
Marika adesso sta meglio, ha lasciato il reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania ed è assistita costantemente da una equipe di psicologi. Al suo fianco la madre, che non era in casa la notte dell’aggressione.
