Cinque regioni contro il taglio dei tribunali nelle sedi decentrate. È stato presentato presso gli uffici della Cassazione dai consiglieri regionali un referendum abrogativo del decreto legislativo sulla revisione della geografia giudiziaria (n.155 del 7 settembre 2012).
L’obiettivo è “il mantenimento delle sedi giudiziarie, tribunali e procure tagliate dal provvedimento”. Si tratta in particolari delle sedi di Mistretta, Modica e Niscemi in Sicilia (presentato da Toto Cordaro), delle sedi di Melfi e Pisticci in Basilicata (Francesco Mollica), delle sedi di Bitonto e Lucera in Puglia (Nicola Marmo), delle sedi di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona in Abruzzo (Sara Marcozzi, Luigi Milano e Maurizio Di Nicola), delle sedi di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi in Campania (Angelo Marino).
I consiglieri regionali sottolineano “l’importanza del mantenimento di queste sedi giudiziarie per una offerta più puntuale del servizio di giustizia e per la necessità di un presidio territoriale, a tutto vantaggio dell’utenza e degli addetti ai lavori, ben sapendo che le comunità che rappresentiamo hanno più volte protestato contro la loro chiusura”.