Quattro uomini, di nazionalità egiziana, sono stati fermati dalla squadra mobile di Ragusa perché ritenuti gli scafisti di una imbarcazione soccorsa domenica scorsa al largo delle coste siciliane. A bordo c’erano 244 siriani, tra cui anche minorenni e neonati.
Il provvedimento di fermo è scattato nei confronti di Mohammed Fathi Abdi, 24 anni, Mohammed Hassan Sadek, di 25, Amir Ibrahim Mohamed, di 24, e Ahmed Hamida, di 23. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli scafisti avrebbero predisposto degli “sconti” per le famiglie che decidono di intraprendere la traversata. Gli organizzatori avrebbero incassato 2.800 dollari per ogni passeggero adulto, per un totale di 700.000 dollari, ma avrebbero praticato tariffe ridotte per i nuclei familiari.
In queste ore è giunta a Palermo la nave mercantile Apageon, di nazionalità Maltese, con a bordo 415 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Sicilia. A bordo ci sono 229 uomini, 76 donne, 86 bambini e 11 neonati. Sono di nazionalità egiziana, sudanese, palestinese, siriana. Ad accoglierli la task force coordinata dal prefetto di Palermo Francesca Cannizzo a cui partecipano l’azienda sanitaria, la Croce Rossa, il 118, la polizia e la Caritas.
“Continuiamo ad assistere – ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – a un dramma umano che lascia indifferente e insensibile soltanto l’Europa. Per questo come presidente di AnciSicilia chiederò un’audizione al commissario europeo per evidenziare questa drammatica situazione che vivono i Comuni”.
Undici migranti arrivati a Palermo sono stati ricoverati negli ospedali cittadini. Alcune donne sono state trasferite all’Ingrassia perchè disidratate. Tre piccoli bimbi, uno di appena un anno, sono stati ricoverati all’ospedale dei Bambini per una frattura, bronchite e una forte diarrea. Un uomo aveva gravi problemi all’organo genitale mentre una donna è stata trasferita al Policlinico perchè è stata riscontrato nel triage un tumore alla mammella.
“Complessivamente i circa 400 migranti stanno bene – dice Giuseppe Noto direttore sanitario dell’Asp – Non ci sono pericoli di malattie infettive”. “I migranti che sbarcavano hanno chiesto se erano arrivati a Milano – aggiunge Giuseppe Noto – Questo dà il senso della avventura vissuta da questi uomini, donne e bambini, in quest’ultimo sbarco tanti casi di estrema povertà. Gente che parte senza sapere dove arriverà”.